- XXXV. Inquisizione in tutti i Dipartimenti del Governo - XXXVI. Destituzione di Sawyer. - XXXVII. Williams avvocato Generale. - XXXVIII. Seconda Dichiarazione d'Indulgenza. - XXXIX. Il Clero riceve ordine di leggerla. - XL. Il Clero esita a farlo; Patriottismo de' Protestanti non-conformisti di Londra. - XLI. Consulte del Clero di Londra. - XLII. Consulte nel Palazzo Lambeth. - XLIII. Petizione de' sette Vescovi presentata al Re. - XLIV. Il Clero di Londra disubbidisce agli ordini reali. - XLV. Il Governo esita. - XLVI. Delibera di fare ai Vescovi un processo per calunnia. - XLVII. Vengono esaminati dal Consiglio Privato. - XLVIII. Incarcerati nella Torre di Londra - XLIX. Nascita del Pretendente; universalmente creduta supposta. - L. I Vescovi, tradotti dinanzi il Banco del Re, son posti in libertą sotto cauzione. - LI. Agitazioni nel pubblico. - LII. Inquietudini di Sunderland. - LIII. Fa professione di Cattolico Romano. - LIV. Processo de' Vescovi. - LV. Sentenza; esultanza del popolo. - LVI. Stato singolare dell'opinione pubblica in quel tempo.
I. Le aperte scortesie del Pontefice erano bastevoli a irritare il pił mansueto de' principi; ma il solo effetto che produssero sull'animo di Giacomo fu quello di renderlo pił prodigo di carezze e di complimenti. Mentre Castelmaine, coll'anima esasperata dallo sdegno, cammino faceva alla volta dell'Inghilterra, il Nunzio era colmato di onori tali che se fosse dipeso da lui li avrebbe ricusati. Per una finzione d'uso frequente nella Chiesa di Roma, era stato poco innanzi insignito della dignitą vescovile senza diocesi.
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