Mentre infuriava la ribellione delle Contrade Occidentali, tutti coloro che nel Collegio della Maddalena la etą o la professione non impediva dal portare le armi, erano ardentemente accorsi a combattere a pro della Corona. E' sarebbe difficile trovare in tutto il Regno una corporazione, che al pari di cotesta fosse meritevole della gratitudine degli Stuardi(903).
      La societą era composta d'un Presidente, di quaranta Convittori (Fellows), di trenta scolari chiamati Demies, e d'un convenevole numero di cappellani, cherici e coristi. A tempo della visita generale sotto il regno di Enrico VIII, le rendite del collegio erano molto maggiori di quelle d'ogni altro simigliante istituto nel reame, maggiori quasi per metą di quelle del magnifico istituto da Enrico VI fondato in Cambridge; e assai pił del doppio di quelle che Guglielmo Wykeham aveva assegnato al suo collegio in Oxford. Sotto Giacomo II le ricchezze della Maddalena erano immense, e la fama le esagerava. Dicevasi comunemente che il collegio fosse pił ricco delle pił ricche Abadie del continente; e il popolo affermava che, finiti i fitti esistenti, la entrata crescerebbe fino alla somma prodigiosa di quaranta mila lire sterline l'anno(904). I Convittori, per virtł degli statuti compilati dal fondatore, avevano potestą di eleggere il presidente fra coloro che erano allora o erano stati convittori o della Maddalena o del Collegio Nuovo. Avevano per lo pił siffatta potestą liberamente esercitato. Ma alcuna volta il Re aveva raccomandato qualche partigiano della Corte alla scelta degli elettori; e in tali casi il collegio s'era mostrato riverente ai desiderii del Sovrano.