XIV. La sera ei giunse ad Oxford, e vi fu ricevuto co' soliti onori. Gli studenti con indosso l'abito accademico erano schierati a salutarlo a destra e a sinistra dallo ingresso della città fino alla porta maggiore dalla Chiesa-di-Cristo. Prese stanza al decanato, dove fra gli altri preparamenti a convenevolmente riceverlo, trovò una cappella acconcia alla celebrazione della Messa(910). Il dì seguente al suo arrivo i Convittori della Maddalena ebbero ordine di appresentarsi a lui. Quando gli furono dinanzi, gli ricevè con insolenza maggiore di quella che i Puritani avevano usata ai loro antecessori. "Voi non vi siete condotti meco da gentiluomini," esclamò Giacomo. "Voi siete stati male educati e avete mancato al proprio dovere." E quelli, cadendo sulle proprie ginocchia, gli porgevano una petizione, ch'egli non volle ricevere. "È questa la lealtà di cui mena sì gran vanto la vostra Chiesa Anglicana? Non avrei mai creduto che tanti chierici della Chiesa d'Inghilterra si trovassero immischiati in siffatto negozio. Andate via, andate. Io sono il Re, e voglio essere ubbidito. Adunatevi sull'istante nella vostra cappella, ed eleggete il Vescovo d'Oxford. Coloro che ricuseranno, ci pensino prima. Sentiranno sui loro capi tutto il peso della mia mano. Sapranno che importi spiacere al loro Re." I Convittori, rimanendo tuttavia inginocchioni, di nuovo porsero la petizione. Ma il Re irato, gettandola via, gridò: "Toglietevi dal mio cospetto, vi dico; non riceverò nulla da voi, finchè non abbiate eletto il Vescovo.
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