Al pari di molti, i quali, forniti di doti naturali, sono per indole ed abitudine indolenti, divenne buontempone(935), voluttuoso, e maestro in quelle dilettevoli conoscenze che si acquistano senza severa applicazione. Era universalmente tenuto pel miglior giudice che fosse nella Corte in materia di pittura, scultura, architettura e teatri. Nelle questioni di lettere amene i suoi giudizi erano considerati in tutti i Caffè come inappellabili. Varie egregie produzioni drammatiche, che non erano state applaudite alla prima rappresentazione, si sostennero col solo soccorso della autorità di lui contro i clamori della platea, e si avventurarono con prospero esito ad una seconda prova. La squisitezza del suo gusto nella letteratura francese ebbe le lodi di Saint-Evremond e di La Fontaine. La Inghilterra non aveva mai avuto un uguale protettore delle lettere. La sua bontà estendevasi con pari giudizio e liberalità a tutti, senza riguardo di sètte o di fazioni. Gl'ingegni, l'uno all'altro avversi per gelosia letteraria o per diversità d'opinioni politiche, concordavano a riconoscere la sua imparziale cortesia. Dryden confessava d'essere stato salvato dalla rovina per la principesca generosità di Dorset. E nel tempo medesimo Montague e Prior, che avevano scritto pungenti satire contro Dryden, furono posti da Dorset nella vita pubblica; e la migliore commedia di Shadwell, mortale nemico di Dryden, fu scritta in una villa di Dorset. Il magnifico Conte, ove ne avesse avuta voglia, avrebbe potuto rivaleggiare con coloro ai quali contentavasi d'essere benefattore; imperciocchè i versi ch'egli alcuna volta compose, per quanto non fossero studiati, rivelano un ingegno, il quale, assiduamente coltivato, avrebbe prodotto qualche cosa di grande.
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