I vescovi si misero a protestare fervidamente della loro lealtà: ma il Re, come era suo costume, non cessava di ripetere le medesime parole:
Vi dico che è inalzare il vessillo della ribellione." - "Ribellione!" esclamò Trelawney cadendo sulle sue ginocchia; "Per lo amore di Dio, o Sire, non ci dite parole così dure. Nessuno de' Trelawney può essere un ribelle. Vi ricordi che la mia famiglia ha combattuto in difesa della Corona. Vi rimembri de' servigi ch'io vi resi quando Monmouth aveva invaso le Contrade Occidentali." - "Siamo noi che abbiamo spenta l'ultima ribellione," disse Lake "e non ne susciteremo un'altra." - "Noi ribelli!" esclamò Turner, noi siamo pronti a morire ai piedi di Vostra Maestà." - "Sire," disse Ken con tono più fermo, "spero che ci vogliate concedere quella libertà di coscienza che voi accordate a tutto il genere umano." E nulladimeno Giacomo seguitava: "Questa è ribellione. Questo importa inalzare il vessillo della ribellione. Fu ella mai posta in dubbio, prima d'oggi, da un buono Anglicano la potestà di dispensare? Alcuni di voi non hanno eglino predicato e scritto a difenderla? È pretta ribellione. Voglio che la mia Dichiarazione sia letta." - "Noi abbiamo due doveri da compiere," rispose Ken, "il nostro dovere verso Dio, e il nostro dovere verso Vostra Maestà. Voi onoriamo: ma temiamo Dio." - "Merito io questo?" gridò il Re viemaggiormente incollerito. "Io che sono stato tanto amico della vostra Chiesa! Non mi aspettava tanto da alcuni di voi. Io voglio essere ubbidito.
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