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      Ne fece venire quattro dinanzi al suo cospetto, ed aspramente rimproverolli. Costoro animosamente risposero come essi reputavano debito loro porre in oblio i passati litigi, e collegarsi con gli uomini che difendevano la Religione Protestante(1005).
      XLIX. Le porte della Torre s'erano appena chiuse dietro a' prigioni, allorquando sopraggiunse un fatto ad accrescere il pubblico concitamento. Era stato annunziato che la Regina non avrebbe partorito avanti il mese di Luglio. Ma il dì dopo che i Vescovi s'erano presentati dinanzi al Consiglio, e' fu notato come il Re fosse inquieto per lei. La sera, non pertanto, ella giuocò a carte in Whitehall fin presso la mezzanotte. Poi fu menata in portantina al Palazzo di San Giacomo, dove le era stato in fretta apparecchiato un appartamento a riceverla. Allora si videro vari messi correre qua e colà in cerca di medici, di preti, di Lordi del Consiglio, di dame di Corte. In poche ore molti pubblici ufficiali e signore d'alto grado si raccolsero nella camera della Regina. Ivi la domenica mattina del dì 10 di giugno, giorno per lungo tempo celebrato come sacro dai troppo fedeli partigiani d'una malvagia causa, nacque il più sventurato de' principi, destinato a settanta anni di vita esule e raminga, di vani disegni, di onori più amari degl'insulti, e di speranze che fanno sanguinare il cuore.
      Le calamità della povera creatura cominciarono innanzi la sua nascita. La nazione sopra la quale, secondo il corso ordinario della successione, egli doveva regnare, era profondamente persuasa che la Regina non fosse gravida.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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