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      Per tutto il paese il contadiname cantava una ballata, della quale tuttavia si rammenta lo intercalare che diceva così: "Dovrà morire Trelawney, dovrà morire Trelawney? Allora trentamila giovani di Cornwall ne vorranno sapere il perchè." I minatori di fondo alle loro cave facevano eco a quel canto con questa leggiera variante: "Allora ventimila di sotto terra ne vorranno sapere il perchè(1016)."
      I contadini in molte parti di quelle contrade ad alta voce parlavano d'una strana speranza che non s'era mai spenta ne' loro cuori. Dicevano che il Duca Protestante, il loro diletto Monmouth tra breve si mostrerebbe, li condurrebbe alla vittoria, e calpesterebbe il Re e i Gesuiti(1017).
      I ministri erano costernati. Lo stesso Jeffreys sarebbe volentieri tornato addietro. Egli incaricò Clarendon d'un amichevole messaggio ai vescovi, e diede ad altrui la colpa della persecuzione da lui consigliata. Sunderland di nuovo rischiossi a provare la necessità di fare concessioni, dicendo come il fortunato nascimento dello erede del trono apprestasse al Re il destro di ritirarsi da una posizione piena di pericoli e d'inconvenevolezza senza acquistarsi il rimprovero di timidità o di capriccio. In cosiffatti felici eventi i sovrani avevano avuto costume di allegrare i sudditi con atti di clemenza, e nulla poteva tornare di tanta utilità al Principe di Galles, quanto l'essere, fino dalle fasce, pacificatore del padre con l'agitata nazione. Ma il Re stava più che mai duro. "Anderò avanti," diceva egli.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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