Se allo antico popolo di Dio era stato talvolta ordinato di distruggere la vita umana e tal altra d'obbligarsi per sacramento, talvolta gli era stato anche ordinato di resistere ai principi malvagi. Se i primitivi Padri della Chiesa avevano in varie occasioni detto parole, che sembravano sottintendere la riprovazione della resistenza, avevano parimente in altre occasioni usato parole che sembravano sottintendere la riprovazione d'ogni guerra e d'ogni giuramento. E veramente la dottrina della obbedienza passiva, quale insegnavasi in Oxford sotto il regno di Carlo II, può dedursi dalla Bibbia soltanto con un modo d'interpretazione che irresistibilmente ci condurrebbe alle conclusioni di Barclay e di Penn.
E' non era solo per mezzo degli argomenti tratti dalla lettera delle Sante Scritture che i teologi anglicani, negli anni che immediatamente seguirono alla Restaurazione, si studiavano di provare la loro prediletta dottrina. Aveano tentato dimostrare, che, quando anche(1048) la rivelazione non avesse parlato, la ragione avrebbe insegnato ai savi uomini essere iniqua e insana ogni resistenza al Governo stabilito. Universalmente ammettevasi che cosiffatta resistenza, tranne nei casi estremi, non era giustificabile. Ma chi avrebbe osato stabilire il confine fra i casi estremi e gli ordinari? V'era egli governo al mondo sotto cui non fossero malcontenti e faziosi i quali potessero dire, e forse pensare, che le loro doglianze costituissero un caso estremo? Se fosse stato possibile stabilire una regola chiara ed esatta che inibisse agli uomini di ribellarsi contro Trajano, e ad un tempo desse loro libertà di ribellarsi contro Caligola, tale regola sarebbe stata sommamente benefica.
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