IX. Dalla consorte Guglielmo non poteva temere veruna opposizione. Lo intelletto di Maria era stato pienamente soggiogato da quello di lui; e ciò che è più estraordinario, egli ne acquistò intieramente lo affetto. Egli le teneva luogo di genitori, da lei perduti per morte e per allontanamento, di figli che il cielo aveva negati alle sue preci, e di patria dalla quale ella era bandita. Nel cuore di lei Guglielmo divideva lo impero soltanto con Dio. Probabilmente non portò mai vero affetto al padre da lei lasciato nella prima giovinezza, e da lunghi anni non riveduto: oltrechè dopo il suo matrimonio, Giacomo non le aveva mostrato segni di tenerezza, nè si era condotto in modo da destare teneri sentimenti nel cuore della figlia. Anzi fece ogni possibile sforzo a perturbarle la felicità domestica stabilendo nella stessa casa di Maria un sistema di spionaggio, di sorveglianza e di chiacchiericcio. Egli possedeva entrate molto maggiori di quelle de' predecessori suoi, ed aveva assegnato alla figlia minore una provvisione annua di quarantamila lire sterline(1064): ma la erede presuntiva del suo trono non aveva mai ricevuto da lui il minimo soccorso pecuniario, ed appena aveva i mezzi di poter fare una convenevole comparsa fra le principesse d'Europa. Erasi provata ad intercedere appo lui a favore di Compton suo precettore ed amico, il quale, accusato di non avere voluto commettere un atto di flagrante ingiustizia, era stato sospeso dalle funzioni episcopali: ma era stata respinta con mala grazia(1065). Dal giorno in cui s'era chiaramente conosciuto che ella e il marito erano deliberati di non partecipare alla distruzione della Costituzione inglese, uno de' fini precipui della politica di Giacomo era stato quello di nuocere ad entrambi.
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