L'unico rimedio costituzionale in simiglianti casi era quello di mandare i deputati delle città assenzienti alla città dissenziente onde fare una rimostranza. Il numero dei deputati era illimitato; potevano continuare a rimostrare per quanto tempo credessero necessario; e intanto la città che ostinavasi a non cedere ai loro ragionamenti era tenuta a mantenerli a sue spese. Questo modo assurdo di coartare era stato una volta sperimentato con esito prospero nella piccola città di Gorkum, ma non era verosimile che riuscisse efficace nella potente e ricca Amsterdam, famosa in tutto il mondo per i suoi bacini popolati di navi, i suoi canali circondati da vaste magioni, il sue maestoso palazzo governativo coperto da cima a fondo di peregrini marmi, i suoi magazzini ripieni dei più costosi prodotti di Ceylan e di Surinam, e la sua Borsa che perpetuamente risonava di tutti gl'idiomi parlati dalle nazioni civili(1066).
Le contese tra la maggioranza che spalleggiava lo Statoldero, e la minoranza capitanata da' magistrati d'Amsterdam erano più volte trascorse tanto oltre da far temere inevitabile lo spargimento del sangue. Una volta, il Principe tentò di punire come traditori i deputati disubbidienti; un'altra, le porte d'Amsterdam gli vennero chiuse in faccia, e si fecero leve di milizie per difendere i privilegi del Consiglio Municipale. E però non era verosimile che i rettori di quella grande città consentissero ad una impresa grandemente offensiva a Luigi da essi cotanto corteggiato, impresa che probabilmente ingrandirebbe la Casa d'Orange da essi abborrita.
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