Nulladimeno senza cotesto consenso la impresa non poteva legalmente eseguirsi. Vincere con la forza la opposizione loro, era un partito al quale, in circostanze diverse, l'inflessibile e audace Statoldero non avrebbe sdegnato d'appigliarsi. Ma in quel momento egli era importantissimo schivare con sommo studio ogni atto che avesse sembianza di tirannesco. Non poteva rischiarsi a violare le leggi fondamentali della Olanda nell'istante medesimo in cui egli era per isnudare la spada contro il suocero che violava le leggi fondamentali della Inghilterra. Il rovesciare con violenza una libera Costituzione sarebbe stato uno strano preludio a ristabilirne violentemente un'altra(1067). E v'era anche un'altra difficoltà, pochissimo notata dagli scrittori inglesi, alla quale Guglielmo teneva sempre fitta la mente. Nella spedizione che egli meditava, poteva aver prospero successo solamente appellandosi al sentimento protestante dell'Inghilterra, e stimolandolo finchè divenisse, per un certo tempo, il dominante e quasi esclusivo sentimento della nazione. Ciò sarebbe stato agevolissimo qualora lo scopo di tutta la sua politica fosse stato di produrre un rivolgimento nella isola nostra e regnarvi. Ma contemplava un altro fine ch'egli poteva conseguire con lo aiuto de' principi, sinceri credenti nella Chiesa di Roma. Voleva congiungere lo Impero, il Re Cattolico, e la Santa Sede insieme con l'Inghilterra e la Olanda in una lega contro la preponderanza francese. Era quindi mestieri che, mentre vibrava il più gran colpo che fosse mai dato in difesa del protestantismo, si studiasse a non perdere il buon volere di que' Governi che consideravano il protestantismo come mortale eresia.
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