Per lo che deliberò di rinunciare al suo odioso ufficio: e comunicò la sua deliberazione ai colleghi con una lettera, scritta, al pari di tutti i suoi componimenti in prosa, con grande proprietà e dignità di stile. Diceva essergli impossibile continuare più oltre a sedere nella Commissione: avere egli, per obbedire ai comandamenti sovrani, letta la Dichiarazione: ma non poter presumere di condannare migliaia di pii e leali ecclesiastici, i quali ravvisavano in diverso aspetto la cosa; e poichè si voleva punirli per avere agito secondo la loro coscienza, ei dichiarava essere pronto a soffrire con loro più presto che farsi strumento de' loro danni.
I Commissarii lessero e rimasero sbalorditi. Gli errori del loro collega, la conosciuta scioltezza de' suoi principii, la conosciuta bassezza del suo animo, davano maggior peso alla sua defezione. È mestieri che un Governo sia in vero pericolo quando un uomo come Sprat gli favella col linguaggio di Hampden. Il tribunale, dianzi così insolente, a un tratto invilì. Gli ecclesiastici che ne avevano sfidata l'autorità, non furono nè anco rimproverati. Non fu reputato savio consiglio sospettare minimamente che si fossero di proposito mostrati disobbedienti; fu loro semplicemente ingiunto di mandare le relazioni dentro quattro mesi. La Commissione poi si sciolse singolarmente perturbata come quella che aveva ricevuto un colpo mortale(1077).
XIV. Mentre l'Alta Commissione retrocedeva da un conflitto con la Chiesa, la Chiesa, con la coscienza della propria forza ed animata da nuovo entusiasmo, provocò con parecchie disfide l'Alta Commissione allo assalto.
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