Tenersi bene edificata cotesta minoranza era uno scopo al quale, se la Corte di Versailles fosse stata savia, doveva, in quelle circostanze, essere posposto ogni altro qualunque. Luigi, nondimeno, per qualche tempo aveva lavorato, quasi lo facesse di proposito, a straniarsi da' suoi amici Olandesi; ed in fine, benchè non senza difficoltà, gli venne fatto di renderseli nemici nel momento preciso in cui il loro aiuto gli sarebbe stato d'inestimabile prezzo.
V'erano due cose, le quali gli Olandesi peculiarmente sentivano, la religione e il commercio; e il Re di Francia aveva pur allora assalito il commercio e la religione loro. La persecuzione degli Ugonotti e la revoca dello editto di Nantes avevano da per tutto destato in cuore de' Protestanti sdegno e dolore; sentimenti che in Olanda erano più forti che altrove: imperocchè molti individui oriundi Olandesi, fidando nelle ripetute e solenni dichiarazioni di Luigi, il quale assicurava di mantenere la tolleranza dall'avo suo concessa, s'erano, per cagione di commercio, stabiliti, e gran parte di loro naturalizzati in Francia. Ogni corso di posta recava in Olanda la nuova che costoro erano con estremo rigore trattati per semplici motivi religiosi. Dicevasi che in casa di uno stavano acquartierati i dragoni; un altro era stato posto ignudo presso al fuoco fino a rimanerne mezzo arrostito. A tutti era, sotto severissime pene, inibito di celebrare i riti della propria religione, e di partirsi dal paese, al quale, sotto promesse menzognere erano stati attirati.
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