A nessuna classe d'uomini poteva recare vantaggio la proposta spedizione quanto a' que' pacifici e non ambiziosi Cattolici Romani, i quali desideravano solamente seguire la propria vocazione e senza molestia adorare il Creatore. I soli perdenti sarebbero i Tyrconnel, i Dover, gli Albeville, e gli altri avventurieri politici, i quali in ricompensa delle adulazioni e de' pessimi consigli avevano ottenuto dal loro troppo credulo signore governi, reggimenti, ed ambasciate.
XXIV. Mentre Guglielmo sforzavasi a procacciarsi la simpatia dei Protestanti e de' Cattolici, si studiava con non minor vigore e prudenza a provvedersi dei mezzi militari che la sua impresa richiedeva. Non poteva fare uno sbarco in Inghilterra senza la sanzione delle Provincie Unite; ed ove l'avesse chiesta innanzi che il suo disegno fosse maturo per mandarsi ad effetto, i suoi intendimenti forse sarebbero avversati dalla fazione ostile alla sua Casa, e certamente verrebbero divulgati in tutto il mondo. Per lo che deliberò di fare con ispeditezza i necessari apparecchi, e appena compiuti, giovarsi di qualche momento favorevole per richiedere lo assenso alla Federazione. Gli agenti della Francia notavano che si mostrava quanto mai affaccendato. Non passava giorno senza che egli fosse veduto correre dalla sua villa all'Aja. Stavasi sempre rinchiuso a colloquio co' suoi più cospicui aderenti. Ventiquattro vascelli furono armati in addizione alle forze ordinarie mantenute dalla Repubblica. Per avventura v'era un bel pretesto ad accrescere la flotta: imperciocchè alcuni corsari algerini avevano dianzi osato mostrarsi nell'Oceano Germanico.
| |
Cattolici Romani Creatore Tyrconnel Dover Albeville Guglielmo Protestanti Cattolici Inghilterra Provincie Unite Casa Federazione Francia Aja Repubblica Oceano Germanico
|