Non so in che guisa io proceda. Mai in vita mia io ho sentito, come ora, il bisogno dello aiuto di Dio(1107)." La moglie di Bentinck era in quel tempo pericolosamente inferma, ed ambi gli amici sentivano per lei penosissima ansietà. "Dio vi conforti," scriveva Guglielmo, "e vi dia animo a sostenere la parte vostra in un'opera, dalla quale, per quanto è dato agli uomini conoscere, dipende il bene della sua Chiesa(1108)."
E davvero egli era impossibile che un così vasto disegno contro il Re d'Inghilterra rimanesse per molti giorni secreto. Non v'era arte ad impedire che gli uomini savi s'accorgessero de' grandi apparati militari e marittimi che Guglielmo andava facendo, e ne sospettassero lo scopo. Sul principio d'agosto bisbigliavasi per tutta Londra dello avvicinarsi d'un grande evento. Il debole e corrotto Albeville in que' giorni trovavasi in Inghilterra, ed era o simulava d'essere certo che il Governo Olandese non macchinava nulla contro Giacomo. Ma mentre Albeville rimaneva lontano dal suo posto, Avaux con arte somma compiva i doveri d'Ambasciatore Francese ed Inglese presso gli Stati, e mandava copiose notizie a Barillon egualmente che a Luigi. Avaux era persuaso che si meditava uno sbarco in Inghilterra, e gli venne fatto di convincerne il suo signore. Ogni corriere che giungesse a Westminster o dall'Aja o da Versailles, recava seri ammonimenti(1109). Ma Giacomo trovavasi involto in uno inganno, che, a quanto sembra, era artificiosamente accresciuto da Sunderland. Lo astuto ministro diceva che il Principe d'Orange non si rischierebbe mai ad una spedizione oltre mare, lasciando la Olanda priva di difesa.
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