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      Sunderland aveva avvinto e Barillon e Giacomo in un fascino tale che non v'era ammonimento che valesse a romperlo.
      XXVIII. Luigi affaccendavasi ognora con maggior vigoria. Bonrepaux il quale per perspicacia valeva molto più di Barillon, e aveva sempre aborrito e diffidato di Sunderland, fu spedito a Londra per offrire soccorsi marittimi. Ad Avaux nel tempo stesso fu ingiunto di dichiarare agli Stati Generali che la Francia aveva preso Giacomo sotto la sua protezione. Un gran corpo di truppe era pronto a marciare alla frontiera olandese. Questa audace prova di salvare suo malgrado lo accecato tiranno, fu fatta di pieno accordo con Skelton, il quale allora era ambasciatore d'Inghilterra presso la Corte di Versailles. Avaux uniformandosi alle ricevute istruzioni, chiese agli Stati una udienza che gli venne subito concessa. L'assemblea era oltre il consueto numerosa. Generalmente credevasi che il Francese dovesse fare qualche comunicazione concernente il commercio; e così supponendo il Presidente aveva apparecchiata una convenevole risposta in iscritto. Ma appena Avaux cominciò ad esporre la sua commissione, segni d'inquietudine apparvero in tutto l'uditorio. Coloro che erano in voce di godere la confidenza del Principe d'Orange, abbassaron gli occhi. L'agitazione si fece maggiore allorchè lo Inviato annunziò che il suo signore era intimamente stretto co' vincoli d'amistà e d'alleanza a Sua Maestà Britannica, e che ogni aggressione contro la Inghilterra verrebbe considerata come una dichiarazione di guerra alla Francia.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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