In questa solenne ragunanza oltre i Consiglieri Privati furono chiamati tutti i Pari spirituali e secolari che per avventura trovavansi nella metropoli e ne' luoghi circostanti, i Giudici, gli Avvocati della Corona, il Lord Gonfaloniere e gli Aldermanni della Città di Londra. Fu fatto intendere a Petre che farebbe bene d'assentarsi: perocchè pochi Pari avrebbero tollerato di trovarsi in compagnia di lui. Presso al capo del banco era posto un seggio per la Regina vedova. La principessa Anna era stata invitata ad assistervi, ma si scusò dicendo sentirsi poco bene di salute.
XXXIX. Giacomo disse a cotesto grande consesso ch'egli reputava necessario produrre le prove della nascita del proprio figliuolo. Uomini malvagi con le arti loro avevano invelenito a tal segno l'animo del pubblico, che moltissimi credevano il Principe di Galles non essere veramente nato dalla Regina. Ma la Provvidenza aveva ordinate le cose in modo che forse giammai principe venne al mondo in presenza di cotanti testimoni; i quali erano lì presenti per deporre il vero. Dopo che furono raccolte e scritte tutte le testimonianze, Giacomo con grande solennità dichiarò che lo addebito datogli era onninamente falso, e ch'egli avrebbe piuttosto patito mille morti che ledere i diritti di nessuna delle sue creature.
Tutti gli astanti ne parvero soddisfatti. Le prove testimoniali vennero tosto pubblicate, e tutti gli uomini savi o imparziali le stimarono decisive(1136). Ma i savi sono sempre pochi; e quasi nessuno allora era imparziale.
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