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      Li pregò a credere che egli sempre aveva inteso con ogni studio promuovere il bene della patria. Ora li lasciava, forse per non più ritornare. Ove cadesse difendendo la religione riformata e la indipendenza della Europa, raccomandava loro la sua diletta consorte. Il Gran Pensionario gli rispose con tremula voce; e in tutto quel grave senato non v'era alcuno che non lacrimasse. Ma Guglielmo non fu nè anche per un istante abbandonato dal suo ferreo stoicismo, e si stava fra' suoi amici che piangevano tranquillo ed austero come se fosse per lasciarli onde partire per le sue foreste di Loo(1139).
      I deputati delle principali città lo accompagnarono fino al suo bargio. Gli stessi rappresentanti d'Amsterdam, da lungo tempo sede precipua d'opposizione al governo di lui, erano fra mezzo al corteo. In tutte le chiese dell'Aja si fecero pubbliche preci per lui.
      XLII. In sulla sera giunse a Helvoetsluys e si recò sur una fregata che aveva nome Brill. Tosto fece inalberare la sua bandiera, nella quale era l'arme di Nassau inquartata con quella d'Inghilterra. Il motto ricamato in lettere grandi tre piedi era felicemente scelto. La Casa d'Orange da lungo tempo aveva assunta l'epigrafe ellittica: "Io Manterrò," Adesso la ellissi fu compita con le parole: "Le libertà d'Inghilterra e la Religione Protestante."
      Erano corse poche ore da che il Principe era sulla nave, allorchè il vento cominciò a spirare secondo. Il dì 19 la flotta salpò, e spinta da un forte vento aveva corsa mezza la distanza dalla costa olandese a quella d'Inghilterra.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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