Pagina (1357/1707)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Carstairs, i cui consigli ascoltava con attenzione il Principe, gli suggerì che, appena eseguito lo sbarco, si rendessero solenni ringraziamenti a Dio per la protezione manifestamente accordata alla grande intrapresa. Questo provvedimento produsse ottimo effetto. I soldati così, persuasi d'avere il favore del cielo, sentironsi rianimati di nuovo coraggio; e il popolo inglese si formò la migliore opinione d'un capitano e d'un esercito cotanto osservatori dei religiosi doveri.
      Martedì, 6 di novembre, l'armata di Guglielmo incominciò a marciare. Alcuni reggimenti si avanzarono fino a Newton-Abbot. Un sasso collocato nel centro di quella piccola città, indica tuttora il luogo dove il Manifesto del Principe fu letto solennemente al popolo. Le truppe si movevano lente: imperciocchè la pioggia cadeva giù a torrenti; e le strade della Inghilterra erano allora in condizioni che parevano terribili a genti avvezze alle eccellenti vie della Olanda. Guglielmo si fermò per due giorni in Ford, sede dell'antica e illustre famiglia di Courtenay nelle vicinanze di Newton-Abbot. Ivi fu splendidamente alloggiato e festeggiato; ma è da notarsi che il padrone di casa, comechè fosse conosciutissimo Whig, non volle essere il primo a rischiare la vita e gli averi, e cautamente si astenne di fare cosa, che, ove il Re vincesse, potesse prendersi per delitto.
      XLVII. Intanto Exeter era grandemente agitata. Il vescovo Lamplugh, appena saputa la nuova dello arrivo degli Olandesi a Torbay, atterrito corse a Londra.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





Principe Dio Guglielmo Newton-Abbot Manifesto Principe Inghilterra Olanda Ford Courtenay Newton-Abbot Whig Exeter Lamplugh Olandesi Torbay Londra