Non era mai venuto in mente al padre suo che la lealtà ereditaria degli Hyde potesse correre pericolo di contaminarsi dentro la famiglia della figliuola prediletta del Re: ma in quella famiglia signoreggiavano i Churchill; e Cornbury divenne loro strumento. Comandava uno de' reggimenti de' Dragoni che era stato mandato nelle contrade occidentali. Le cose erano state disposte in modo che per poche ore il dì 14 novembre egli fosse il più anziano degli ufficiali in Salisbury, e tutte le milizie ivi raccolte rimanessero sottoposte alla sua autorità. E' sembra straordinario che in tanta crisi, l'armata dalla quale ogni cosa dipendeva, fosse, anco per un solo istante, lasciata sotto il comando d'un giovane colonnello, privo d'abilità e di esperienza. Se non che mal può dubitarsi che tale combinazione fosse lo effetto di un disegno profondamente meditato, e non è dubbio nessuno a quale testa ed a qual cuore si debba attribuire. Tosto fu dato ordine a' tre reggimenti di cavalleria congregati in Salisbury di marciare verso ponente. Lo stesso Cornbury, capitanandoli, li condusse prima a Blandford, poscia a Dorchester, donde, dopo un'ora di riposo, partirono per Axminster. Alcuni degli ufficiali cominciarono a sentire inquietudine e chiesero la spiegazione di questi strani movimenti. Cornbury rispose ch'egli aveva ordini di dare un notturno assalto ad alcune schiere dal Principe d'Orange poste in Honiton. Non per ciò si spense ogni sospetto. Alle ripetute insistenze Cornbury evasivamente rispondeva, finchè gli ufficiali vivamente lo sollecitarono mostrasse loro i pretesi ordini.
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