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      Ciascuno poteva dubitare che gli ordini datigli da' suoi superiori non tendessero a giovare l'inimico. Era quindi necessariamente distrutta quella cieca obbedienza senza la quale gli eserciti diventano una semplice marmaglia. Quale disciplina poteva esistere tra soldati che s'erano dianzi sottratti ad una trama, ricusando di seguire il loro capitano in una secreta spedizione, e insistendo che mostrasse gli ordini sovrani?
      Cornbury fu poco dopo seguito da una folla di disertori che lo superavano per grado e capacità: ma per pochi giorni egli fu solo nella sua vergogna ed acremente ripreso da molti i quali poscia, imitandone lo esempio, gl'invidiarono la disonorevole precedenza. Era fra costoro il suo proprio padre. Clarendon, appena saputane la nuova, diede pateticamente in uno scoppio di rabbia e di dolore. "Dio mio!" esclamò "che un mio figliuolo debba essere ribelle!" Quindici giorni dopo era anche egli nel numero de' ribelli. Nondimeno sarebbe ingiusto chiamarlo un ipocrita. Nelle rivoluzioni la vita dell'uomo si svolge celerissima: la esperienza di molti anni si trova concentrata tutta in poche ore: le vecchie abitudini di pensiero e d'azione violentemente si rompono: le novità, che a primo sguardo destano timore ed aborrimento, in pochi giorni diventano familiari, tollerabili, seducenti. Molti, dotati di virtù più pura e di maggiore animo che non fosse Clarendon, erano pronti, innanzi che si chiudesse quell'anno memorabile, a fare ciò che al principio dell'anno essi avrebbero giudicato iniquo ed infame.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





Quindici Clarendon