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      E già il Re aveva fatti i preparamenti bisognevoli a mandare questo disegno ad esecuzione. Dover era stato spedito a Portsmouth con ordine di aver cura del Principe di Galles; e a Dartmouth, che ivi comandava la flotta, era stato ingiunto d'obbedire a Dover in tutto ciò che concernesse il regio infante, e di tenere prontissimo a far vela per la Francia, appena ricevutone l'avviso, un naviglio equipaggiato da marinaj fedeli(1201). Il Re quindi mandò ordini positivi perchè lo infante fosse subito condotto al più vicino porto del continente(1202). Dopo il Principe di Galles, il primo pensiero del Re era il Gran Sigillo. A questo simbolo della regia autorità i nostri giureconsulti hanno sempre attribuito una quasi misteriosa importanza. Ammettono che se il Cancelliere, senza licenza del Re, lo apponga ad un diploma di paría o a un decreto di grazia, quantunque ei si renda colpevole di grave delitto, il documento non può essere posto in questione da nessuna Corte di legge, e può essere annullato solo da un atto parlamentare. E' sembra che Giacomo paventasse che questo strumento della sua volontà potesse cadere nelle mani de' suoi nemici, i quali con esso potrebbero dare validità legale ad atti che lo avrebbero potuto gravemente danneggiare. Nè i suoi timori sono da reputarsi irragionevoli sempre che si rammenti che appunto cento anni più tardi il Gran Sigillo di un Re fu adoperato, con lo assenso de' Lordi e de' Comuni, e con l'approvazione di molti incliti statisti e giureconsulti, a fine di trasferire al figliuolo le prerogative di lui.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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