Era quindi necessario fare altri provvedimenti; era mestieri condurre il bambino a Londra, e da quivi mandarlo in Francia. A far ciò bisognava passassero alcuni giorni. Frattanto era d'uopo lusingare il popolo con la speranza d'un libero Parlamento e con la simulazione di trattare col Principe d'Orange. Furono quindi spediti i decreti per le elezioni. I trombetti andavano e venivano dalla metropoli al quartiere generale degli Olandesi. Infine giunsero i salvocondotti pei tre Commissari regi, i quali partirono pel campo nemico.
LXVII. Lasciarono Londra tremendamente agitata. Le passioni che pel corso di tre anni di perturbazioni, s'erano gradualmente rinvigorite, adesso, libere da ogni freno di timore, e stimolate dalla vittoria e dalla simpatia, mostravansi senza maschera perfino dentro la reggia. I Gran Giurati di Middlesex(1205) pronunciarono un atto d'accusa contro il Conte di Salisbury per avere abbracciato il papismo(1206). Il Lord Gonfaloniere ordinò che le case de' cattolici romani nella Città venissero perquisite onde vedere se contenessero armi. La plebaglia irruppe nell'abitazione di un rispettabile mercatante cattolico, per sincerarsi s'egli avesse scavata una mina dalla sua cantina fino alla chiesa parrocchiale onde far saltare in aria il parroco e i congregati(1207). I merciaioli per le vie gridavano vendendo satire contro Padre Petre, il quale s'era sottratto, e non quando era ancor tempo, dal suo appartamento in palazzo(1208). La celebre canzone di Wharton con molti versi aggiunti cantavasi più che mai ad alta voce in tutte le strade della metropoli.
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