In breve le fazioni, onde era diviso il campo regio, ebbero occasione a misurare le proprie forze. I Commissari del Re erano già in viaggio. Erano corsi vari giorni dopo la loro nomina; e reputavasi strano che in un caso cotanto urgente indugiassero sì lungamente ad arrivare. Ma in verità nè Giacomo nè Guglielmo desideravano che le pratiche speditamente s'iniziassero; imperocchè l'uno bramava solo di acquistare il tempo bastevole a mandare in Francia la moglie e il figliuolo; e la posizione dell'altro si faceva ognora più vantaggiosa. Infine il Principe fece annunziare ai Commissari che gli avrebbe ricevuti in Hungerford. Probabilmente scelse questo luogo, perchè, ad uguale distanza da Salisbury e da Oxford, era bene adattato per un convegno de' suoi più importanti fautori. In Salisbury erano quei nobili e gentiluomini che lo avevano accompagnato da Olanda od erano corsi a trovarlo nelle contrade occidentali; ed in Oxford erano molti de' capi della insurrezione del paese settentrionale.
LXXI. In sul tardi, giovedì 6 dicembre, giunse a Hungerford. La piccola città fu tosto ripiena di persone d'alto grado e notevoli che vi accorrevano da diverse parti. Il Principe era scortato da un forte corpo di truppe. I Lordi del settentrione conducevano seco centinaia di cavalieri irregolari, il cui equipaggio e modo di cavalcare moveva a riso coloro ch'erano assuefatti allo splendido aspetto ed agli esatti movimenti delle armate regolari(1219).
Mentre il Principe rimaneva in Hungerford ebbe luogo un accanito scontro tra dugentocinquanta de' suoi e seicento Irlandesi che erano appostati in Reading.
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