Quindi lasciolli, e si ritirò a Littlecote Hall, magione rurale giacente a circa due miglia di distanza, e famosa fino ai tempi nostri non tanto per la sua veneranda architettura e i suoi begli arredi, quanto per un orribile e misterioso delitto ivi commesso ne' tempi dei Tudor(1221).
Innanzi che si allontanasse da Hungerford gli fu detto che Halifax aveva desiderato di abboccarsi con Burnet. In questo desiderio non era nulla di strano; imperocchè Halifax e Burnet avevano da lungo tempo avuto relazioni d'amicizia. E per vero dire non v'erano due uomini che così poco si rassomigliassero. Burnet era estremamente privo di delicatezza e di tatto. Halifax aveva delicatissimo gusto, e fortissima tendenza al dileggio. Burnet mirava ogni azione ed ogni carattere traverso a uno strumento scontorto e colorato dallo spirito di parte. La mente di Halifax inchinava a scoprire i falli de' suoi colleghi più presto che quelli degli avversari. Burnet, non ostante le sue debolezze e le vicissitudini d'una vita passata in circostanze non molto favorevoli alla pietà, era uomo sinceramente pio. Lo scettico e satirico Halifax aveva taccia d'incredulo. Halifax quindi aveva spesso provocato la sdegnosa censura di Burnet; e Burnet era spesso lo zimbello de' pungenti e gentili scherzi di Halifax. Nondimeno l'uno sentivasi vicendevolmente attirato verso l'altro, ne amava il conversare, ne pregiava l'abilità, liberamente ricambiava le opinioni e i buoni uffici in tempi pericolosi. Nondimeno Halifax adesso non desiderava rivedere il suo vecchio conoscente soltanto per riguardi personali.
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