Il Cancelliere, appena udito ciò, si accese di rabbia. "Un barcamenante! dove è egli? Ch'io lo veda. Ho sentito parlare di quella specie di mostro. A che si assomiglia egli?" Lo sventurato creditore fu costretto a comparire. Il Cancelliere gli rivolse ferocissimo lo sguardo, inveì contro lui, e cacciollo via mezzo morto dallo spavento. "Finchè avrò vita" disse il povero uomo uscendo barcollante dalla corte, "non dimenticherò mai quel terribile aspetto." Ma finalmente era per lui arrivato il giorno della vendetta. Il barcamenante passeggiava per Wapping, allorquando gli parve di conoscere il riso d'un uomo il quale faceva capolino dalla finestra d'una birreria. Non poteva ingannarsi. Aveva rasi i sopraccigli; vestiva l'abito di un marinajo di Newcastle ed era coperto di polve di carbone: ma il selvaggio occhio e la bocca di Jeffreys non erano tali da non riconoscersi. Fu dato l'allarme. In un istante la birreria fu circondata da centinaia di popolani che imprecando scuotevano i loro bastoni. Il fuggitivo Cancelliere ebbe salva la vita da una compagnia della milizia civica; e fu condotto dinanzi al Lord Gonfaloniere. Questi era uomo semplice, vissuto sempre nella oscurità, e adesso trovandosi attore importante in una grande rivoluzione, s'era sentito venire il capogiro. Gli avvenimenti delle ventiquattro ore decorse, e lo stato pericoloso della Città alle sue cure affidata, lo avevano perturbato di mente e di corpo. Allorchè il grande uomo, al cui cipiglio, pochi giorni avanti, aveva tremato l'intero Regno, fu tratto al tribunale, bruttato di ceneri, mezzo morto di spavento e seguito da una rabbiosa moltitudine, si accrebbe oltre ogni credere l'agitazione del male arrivato Gonfaloniere.
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