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      Il Conte Solmes che comandava gli stranieri disse avere ordine d'impossessarsi(1256) militarmente dei posti attorno a Whitehall, ed esortò Craven a ritirarsi in pace. Craven giurò di lasciarsi piuttosto tagliare a pezzi: ma come il Re, che stavasi spogliando, seppe ciò che seguiva, vietò al valoroso veterano di fare una resistenza che non poteva essere che vana. Verso le ore undici le guardie Coldstream s'erano ritirate, e a guardia di ogni angolo del palazzo vedevansi le sentinelle olandesi. Alcuni de' servitori del Re chiesero se sarebbesi rischiato a dormire circondato dagl'inimici. Rispose che essi non potevano trattarlo peggio di quel che avevano fatto i suoi propri sudditi, e con l'apatia di un uomo istupidito dalle sciagure andossene a letto e si pose a dormire(1257).
      XIII. Appena erasi fatto silenzio in palazzo quando esso fu nuovamente interrotto. Poco dopo mezzanotte i tre Lordi giunsero da Windsor. Middleton fu chiamato a riceverli. Gli dissero ch'erano portatori d'un messaggio che non poteva differirsi. Il Re fu destato dal suo primo sonno; ed essi furono introdotti nella sua camera da letto. Gli posero nelle mani la lettera loro affidata, e gli dissero che il Principe tra poche ore arriverebbe a Westminster, e che Sua Maestà farebbe bene a partire per Ham avanti le ore dieci della mattina. Giacomo fece qualche obiezione. Disse non piacergli Ham, essere luogo gradevole in estate, ma freddo e privo di comodi a Natale; oltre di che era senza mobilia. Halifax rispose che sull'istante verrebbe ammobiliato.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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