Ma si sent́ destare nell'anima tutta la tenerezza di cui egli era capace, vedendo la miseria di un gran Re, che pochi giorni innanzi era stato servito in ginocchio da grandi Signori, e che adesso era esule e mendico. A questo sentimento di tenerezza era commista una vanità non ignobile. Voleva dare al mondo un esempio di munificenza e cortesia. Voleva mostrare all'umanità quale dovrebbe essere il contegno di un perfetto gentiluomo in altissimo stato e in una solenne congiuntura; e, a vero dire, ei si condusse da uomo cavallerescamente urbano e generoso, ś che di altro esempio non si onoravano gli annali della Europa dal tempo in cui il Principe Nero si stette in piedi dietro la sedia del Re Giovanni a cena nel campo di Poitiers.
XXIV. Appena si seppe in Versailles che la Regina d'Inghilterra era approdata in Francia, le venne apparecchiato un palazzo. Furono spediti cocchi e compagnie di Guardie por istarsi agli ordini di lei. Perchè ella potesse comodamente viaggiare, si fe' racconciare la strada di Calais. A Lauzun non solo fu, a riguardo di lei, concesso perdono delle colpe passate, ma egli ebbe l'onore d'una lettera amichevole scritta di mano di Luigi. Maria faceva cammino alla volta della corte francese, allorquando giunse la nuova che il suo marito, dopo un procelloso viaggio, era sbarcato a salvamento presso il piccolo villaggio d'Ambleteuse. Personaggi d'alto grado furono tosto spediti da Versailles a compirlo e servirgli di scorta. Frattanto Luigi, accompagnato dalla sua famiglia e da' suoi Nobili, usć in solenne corteo a ricevere l'esule Regina.
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