Ei lasciò Saint-Germain per trasferirsi a Versailles, e spese somme pressochè favolose nel vano sforzo di creare un paradiso in un luogo singolarmente sterile e insalubre, tutto sabbia e fango, senza boschi, senza acqua e senza caccia. Saint-Germain adunque fu scelto per abitazione della reale famiglia d'Inghilterra. Vi era stata in fretta trasportata sontuosa mobilia. Le stanze pel Principe di Galles erano state provvedute d'ogni cosa necessaria ai bisogni d'un pargolo. Uno de' servi presentò alla Regina la chiave di un ricco scrigno che trovavasi nello appartamento di lei. Ella lo aprì, e vi trovò dentro seimila luigi d'oro.
XXV. Il dì susseguente Giacomo arrivò a Saint-Germain. Vi era Luigi a riceverlo. Lo sventurato esule gli fece un sì profondo inchino che pareva volesse abbracciare le ginocchia del suo protettore. Luigi sollevatolo, abbracciollo con fraterna tenerezza. I due Re entrarono in camera della Regina. "Ecco qui un gentiluomo" le disse Luigi "che voi gradirete di vedere." Quindi dopo avere pregato il suo ospite a volere pel dì prossimo visitare Versailles, e concedergli il piacere di mostrargli gli edificii, le pitture, e le piantagioni, prese commiato, senza cerimonie, quasi fossero vecchi amici.
Dopo poche ore agli sposi reali venne annunziato che per tutto il tempo ch'essi farebbero al Re di Francia il favore di accettarne l'ospitalità, verrebbe loro pagata dal suo tesoro l'annua somma di quarantacinquemila lire sterline. Diecimila ne furono subito date loro per le spese d'installazione.
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