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      Ancorchè sembri che ci fosse poca differenza d'opinione, le discussioni loro durarono tre giorni, fatto che si spiega pensando che Sir Patrizio Hume era uno degli oratori. Arran rischiossi a proporre s'aprissero col Re pratiche d'accordo. Ma tale proposta, male accolta da suo padre e dalla intera assemblea, non trovò nessuno che la secondasse. Alla perfine vennero a deliberazioni strettamente somiglievoli a quelle che, pochi giorni innanzi, i Lordi e i Comuni d'Inghilterra avevano presentate al Principe. Lo pregavano di convocare una Convenzione degli Stati di Scozia, stabilire il dì 14 marzo per giorno dell'Adunanza, e fino a quel giorno assumersi egli l'amministrazione civile e militare. Il Principe assentì alla richiesta; e quindi il governo di tutta l'isola si ridusse nelle sue mani(1290).
      XXIX. Avvicinavasi il momento decisivo, e si accrebbe l'agitazione nel pubblico. In ogni dove vedevansi gli uomini politici far capannelli e discutere. Le botteghe da caffè fervevano; le tipografie della metropoli lavoravano senza posa. De' fogli stampati a quel tempo, anche oggi se ne possono raccogliere tanti da formare vari volumi; e non è difficile, leggendo tali scritture, farsi una idea delle condizioni in cui trovavansi i partiti.
      Era una piccolissima fazione che voleva richiamare Giacomo senza alcuna stipulazione. Altra fazione anch'essa piccolissima voleva istituire una repubblica, e affidare il governo ad un Consiglio di Stato sotto la presidenza del Principe d'Orange. Ma entrambe queste estreme opinioni erano a tutti in aborrimento.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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