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      Pel vero uomo di Stato la sola clausula importante era quella che dichiarava vacante il trono; e ove ei potesse farla abbracciare, poco gl'importava il preambolo. La forza che in tal modo trovossi raccolta rese disperata ogni resistenza. La proposta venne adottata senza voto dalla Commissione. Fu ordinato di farne in sull'istante la relazione. Powle ritornò al seggio; il bastone fu posto sul banco: Hampden lesse, la Camera assentì alla relazione, e gli ordinò la portasse alla Camera de' Lordi(1305).
      La dimane i Lordi ragunaronsi a buon'ora. I banchi de' Pari sì spirituali che secolari erano affollati. Hampden comparve alla sbarra e pose la deliberazione de' Comuni nelle mani di Halifax. La Camera Alta si formò in Comitato, e Danby fu fatto presidente.
      La discussione fu poco dopo interrotta da Hampden che ritornava con un altro messaggio. La Camera riprese la seduta: fu annunziato che i Comuni avevano reputato incompatibile con la sicurezza e col bene di questa nazione protestante l'essere governata da un Re papista. A questa deliberazione, evidentemente inconciliabile con la dottrina dello indestruttibile diritto ereditario, i Pari dettero immediato e unanime assenso. Questo principio in tal guisa affermato, da allora fino ad oggi è stato tenuto sacro da tutti gli statisti protestanti, e da tutti i cattolici ragionevoli non è stato creduto soggetto ad obiezioni. Se i nostri sovrani fossero al pari del presidente degli Stati Uniti, semplici ufficiali civili, non sarebbe facile difendere tale restrizione.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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