Certo era meglio essere Re che Reggente; ma era anche meglio essere Reggente che Ciamberlano. Dall'altro canto la più bassa e feroce classe de' Whig, i vecchi emissari di Shaftesbury, e i vecchi complici di College, cominciarono ad affaccendarsi nella città. Si videro turbe affollarsi in Palace Yard, e prorompere in parole di minacce. Lord Lovelace il quale era in sospetto di avere suscitato il tafferuglio, annunziò ai Pari ch'egli aveva lo incarico di presentare una petizione nella quale si domandava che in sull'istante il Principe e la Principessa d'Orange venissero dichiarati Re e Regina. Gli fu domandato chi fossero coloro che avevano firmata la petizione. "Nessuno finora vi ha posto la mano" rispose egli, "ma quando ve la porterò, vi saranno mani tante che bastino." Tale minaccia impaurì e disgustò il suo proprio partito. E veramente i più cospicui Whig avevano, anche più de' Tory, bramosia che le deliberazioni della Convenzione fossero perfettamente libere, e che nessuno dei fautori di Giacomo potesse allegare che alcuna delle Camere fosse stata costretta dalla forza. Una petizione simile a quella affidata a Lovelace fu presentata alla Camera dei Comuni, ma venne sprezzantemente respinta. Maynard fu primo a protestare contro la canaglia delle strade che tentava d'intimorire gli Stati del reame. Guglielmo chiamò a sè Lovelace, lo rimproverò severamente, e ordinò che i magistrati agissero con vigore contro gl'illeciti assembramenti(1316). Non è cosa nella storia della nostra rivoluzione che meriti d'essere ammirata e tolta ad esempio, quanto il modo onde i due partiti della Convenzione, nel momento in cui più fervevano le loro contese, si congiunsero come un solo uomo per resistere alla dittatura della plebaglia di Londra.
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