Il diritto de' sudditi a far petizioni, il diritto degli elettori a scegliere liberamente i loro rappresentanti, il diritto de' Parlamenti alla libertà della discussione, il diritto della Nazione ad una pura e mite amministrazione della giustizia secondo lo spirito mite delle sue leggi, tutte queste cose vennero solennemente espresse, e dalla Convenzione, a nome del popolo, reclamate come incontrastabile eredità degl'Inglesi. Rivendicati in cosiffatta guisa i principii della Costituzione, i Lordi e i Comuni, pienamente confidando che il liberatore reputasse sacre le leggi e le libertà da lui già salvate, determinavano che Guglielmo e Maria, Principe e Principessa d'Orange, venissero dichiarati Re e Regina d'Inghilterra, loro vita durante, e che, viventi entrambi, il potere esecutivo fosse nelle mani del solo Principe. Dopo la morte loro, al trono succederebbero i discendenti di Maria, poi la Principessa Anna e suoi discendenti, poi i discendenti di Guglielmo.
L. Verso questo tempo il vento aveva cessato di spirare da ponente. La nave sulla quale la Principessa d'Orange s'era imbarcata, trovavasi il dì 11 febbraio di faccia a Margate, la dimane gettò l'áncora in Greenwich(1333). Le furono fatte gioiose e affettuose accoglienze: ma il suo contegno spiacque gravemente ai Tory, e da' Whig non fu reputato scevro di biasimo. Una donna giovane, da un destino tristo e tremendo come quello che pesava sulle favolose famiglie di Labdaco e di Pelope, posta in condizioni da non potere, senza violare i propri doveri verso Dio, il marito e la patria, ricusare d'ascendere al trono dal quale il padre suo era stato dianzi rovesciato, avrebbe dovuto avere aspetto tristo o almeno grave.
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