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      Ho veduto nel Museo Britannico, ed anche nella Biblioteca dello Istituto Reale, un foglio curioso, dove si contiene un racconto della morte di Carlo. Trovasi nella Collezione di Somers. L'autore era evidentemente un cattolico romano zelante, e dovette essere in grado d'attingere a buone fonti di notizie. Sospetto molto che fosse in relazione diretta o indiretta con lo stesso Giacomo. Non vi si trova nome scritto pienamente; ma le iniziali, tranne in un solo luogo, sono perfettamente intelligibili Dice che al D. di Y. fu rammentato il debito in cui era verso il suo fratello da P. M. A C. F, Debbo confessare la mia impossibilità a decifrare le ultime cinque lettere; e a un tempo mi consola il vedere che Walter Scott non sia stato più avventurato di me. Dopo che fu pubblicata la prima edizione di questa opera, mi sono state comunicate varie ingegnose conghietture intorno a coteste lettere misteriose; ma rimango convinto che finora non mi è stata suggerita la vera soluzione.
      Parrebbe che nessun fatto nella storia dovesse essere più esattamente da noi conosciuto, di quelli che avvennero attorno al letto di morte di Carlo II. Abbiamo parecchie relazioni scritte da tali, che comunque non fossero testimoni oculari, avevano i mezzi migliori per sapere il vero da' testimoni oculari. Nulladimeno, chiunque si provasse a formare un racconto da siffatta vasta massa di materiali, troverebbe l'opera difficile. Certamente Giacomo e la sua moglie, allorquando riferirono il fatto alle monache di Chaillot, in alcune cose non poterono trovarsi d'accordo.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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