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      Le invettive del Savonarola furono spente nelle fiamme nell'anno 1498. Ma ciò non impedì che altri suoi compatriotti reiterassero le stesse querele contro la corruzione della sede romana, che furono la vera causa della sua morte.
      Fin dall'epoca del concilio di Costanza, era stata altamente richiesta una riforma della Chiesa, tanto nel suo capo, che ne' suoi membri. Questa domanda fu ripetuta, sul principio del secolo XVI, nel concilio, che il papa fu costretto di convocare, come apparisce, non solamente dai decreti emanati da quella assemblea durante le sue sedute in Pisa, ma ancora dalle orazioni in essa recitate dopo il suo trasferimento al Laterano, dove fu tenuta sotto gli occhi del supremo pontefice. Fra queste orazioni le più famose sono quelle di Egidio di Viterbo, generale dell'ordine degli Agostiniani, e di Giov. Francesco conte Pico della Mirandola, uomo dotto, e pio: ambedue con singolare libertà, e intrepidezza resero manifesti gli abusi, che minacciavano la rovina della Chiesa, e della religione. (35)
      [29] Non sarebbe qui conveniente di entrare in minuti particolari sugli abusi del clero, i quali furono la causa delle querele, e rimostranze generali. Basti dire, che tutti pesavano gravemente sull'Italia, se ne eccettiamo, alcune tasse che dai papi si levavano negli altri paesi, e dalle quali essa era esente. I vizi degli ecclesiastici, la loro trascuraggine nelle istruzioni religiose, l'ignoranza del popolo, la vendita delle cariche ecclesiastiche, e la prostituzione delle cose sacre a fini mondani, erano giunti fra gl'Italiani al più alto grado.


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Istoria del progresso e dell'estinzione della Riforma in Italia nel secolo sedicesimo
di Thomas MacCrie
Tipogr. Lavagnino Genova
1858 pagine 449

   





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