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      dono e ne' loro discorsi preliminari, e nelle loro aggiunte, la traduzione delle Scritture in lingua volgare, e scrivono in ogni senso come i protestanti (106)
      Le opinioni protestanti furono pure propagate in Italia per mezzo della corrispondenza introdotta dalle lettere, e da' viaggi fra essa, e i paesi che avevano abbracciato la riforma. Fu per lungo tempo costume fra la gioventù tedesca di finire il corso degli studj, principalmente di legge, e di medicina, a Padova, a Bologna, o in altre università dell'Italia. Gl'Italiani, alla lor volta, cominciarono a visitare le scuole della Svizzera e della Germania, delle quali ogni giorno cresceva la fama letteraria; e molti di essi furono attirati a Wittemberg dalla celebrità di Melantone, che era noto alla maggior parte dei letterati italiani, e con esso il Bembo, e il Sedoleti non si facevano [71] scrupolo di mantenere un'amichevole corrispondenza epistolaria (107). Gli effetti di queste comunicazioni furono così visibili, che divennero oggetto di dolore per i zelanti difensori dell'antica religione; e uno scrittore di quel tempo dice, come sua opinione, "che si doveva mettere un termine ad ogni corrispondenza, e comunicazione epistolare, o altra quale si fosse relazione fra i Tedeschi, e gl'Italiani, come il miglior mezzo, onde impedire che l'eresia prevalesse in tutta l'Italia". (108).
      La guerra, che porta seco tanti mali e fu tanto flagello all'Italia nella prima metà del secolo XVI, fu destinata dalla Providenza a divulgare il Vangeb in questo paese.


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Istoria del progresso e dell'estinzione della Riforma in Italia nel secolo sedicesimo
di Thomas MacCrie
Tipogr. Lavagnino Genova
1858 pagine 449

   





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