Lo stabilirsi pacificamente dell'Inquisizione in Italia decise dell'esito sfortunato dei movimenti fatti dagl'Italiani in favore della loro riforma religiosa. Il crudele ed iniquo tribunale non potè ottenere un palmo di terra, nè in Francia, nè in Germania. Il tentativo d'introdurlo ne' Paesi Bassi fu reso vano dagli aderenti dell'antica religione, egualmente che dai protettori della nuova, ma accese una guerra civile, che dopo lunghi e sanguinosi combattimenti, divise sette floride provincie della corona di Spagna, e vi stabilì la libertà civile, e religiosa. La facilità con cui potè fissarsi in Italia, dimostrò, che, per quanti lumi avessero gl'Italiani, e per quanto bramosi fossero di partecipare a quella felicità, che le altre nazioni si erano assicurata, erano tuttavia privi di quello spirito pubblico, di quell'energia di principj, che li avrebbe resi capaci di scuotere il giogo degradante, da cui erano oppressi. Gli storici papisti rendono più omaggio alla verità, che onore alla loro causa, quando dicono, che lo stabilimento in Italia dell'Inquisizione fu la salvazione della religione cattolica (350). Non sì tosto si eresse questo stromento di tirannia, e di tortura, che tutti coloro, che s'erano posti da loro stessi in istato d'accusa [233] verso quel tribunale con la esplicita confessione de' proprj sentimenti, fuggirono a stormi da un paese, ove non potevano più a lungo sperar protezione contro la crudeltà, e l'ingiustizia. Le prigioni dell'inquisizione rigurgitavano dappertutto di quei miseri, che restarono indietro, i quali, in conformità della politica della corte di Roma, furono per anni e anni detenuti in oscuro carcere, senza mai tenerne proposito, sperando così d'incutere spavento negli amici dei carcerati, ed indurre questi ad una ritrattazione dei loro sentimenti.
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