Tutto ciò non serviva a nulla, agli occhi dei preti" finchè rimaneva ancora una persona che non voleva ubbidire alla loro autorità, e che occupava il posto più vicino al principe. L'alta condizione, e le cospicue qualità morali della ducchessa di Ferrara, [242] invece di diminuire accrescevano l'offesa, che il clero credeva d'aver da lei ricevuto; perciò questi risolse di umiliare l'orgoglio di lei, non potendo vincere la sua fermezza. Renata non occultava la sua deferenza per le nuove opinioni, e aveva dimostrato di disapprovare le passate persecuzioni, e cercato in tutti i modi di proteggere con la sua influenza coloro, che vi erano stati esposti. Delle forti, e reiterate rimostranze su questo particolare furono fatte dal papa al duca marito di lei. In una di quelle, il papa diceva, che lo spirito de' suoi figli, come di quelli ch'erano impiegati alla loro cura, era imbevuto delle nuove opinioni; che egli (il duca) dava ai suoi sudditi il più cattivo esempio; che la casa d'Este, da tanto tempo celebre per la purità della sua fede, e per la sua fedele subordinazione alla santa sede, era sul punto di contrarre la stigma indelebile dell'eresia, e che, se presto non rimediava a quella pubblica peste, si sarebbe esposto alle censure della Chiesa, e avrebbe perduto il favore di tutti i principi cattolici. A quelle minacce, Ercole scongiurò la duchessa ad evitare il dispiacere di sua Santità, col rinunziare alle nuove opinioni, e conformarsi ai riti del culto stabilito. Siccome ella persisteva in ricusarsi al sacrifizio della propria convinzione, si ebbe ricorso all'influenza straniera.
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