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      Fra questi ultimi si conta Girolamo Galateo, che provò la sua costanza nella fede col soffrire una rigorosa prigionia di dieci anni (413). Si potrebbe naturalmente supporre, che simili violente misure dissipassero i protestanti di Venezia; ma si sa poi senza dubbio che nel secolo XVII tenevano pel culto segrete conferenze, indipendentemente da quelle che erano permesse agli ambasciatori delle potenze protestanti (414). In quell'epoca in Italia tutti quelli che erano sospetti di sostenere le nuove opinioni erano dappertutto cercati con eguale sollecitudine, e trattati almeno con la stessa crudeltà, che negli stati veneziani. Darò un ragguaglio delle barbare misure adottate nello stato di Milano per estirpare la dottrina protestante, quando si verrà a parlare sugli affari degli esuli Italiani, che andarono a stabilirsi nei Grigioni, co' quali i primi sono strettamente e quasi inseparabilmente legati. Siccome gli archivj della inquisizione sono sotto chiave, noi possiamo giudicare in generale della sua condotta negli stati interni, le cui politiche e commerciali relazioni [268] erano di pochissima conseguenza, da circostanze accessorie e da incidenti. Dal numero di quei che poterono salvar la vita con la fuga possiamo formarci un'idea di quello immensamente maggiore degli sventurati, che vennero afferrati dagli artigli di quel vigilante ed insaziabile tribunale dell'inquisizione: e non v'era città in Italia da cui non emigrassero degl'individui e non andassero a cercar rifugio in qualche parte dell'Europa protestante.


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Istoria del progresso e dell'estinzione della Riforma in Italia nel secolo sedicesimo
di Thomas MacCrie
Tipogr. Lavagnino Genova
1858 pagine 449

   





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