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      Nelle misure prese per sopprimerla fu necessario di procedere con molta precauzione, poichè conteneva delle persone per nascita e per ricchezze [270] assai rispettabili, e la sovranità di que' paesi apparteneva ai cantoni Svizzeri, alcuni de' quali erano protestanti, e tutti gelosi della loro autorità. Fin dall'anno 1549, quando la sumenzionata controversia ebbe luogo fra un prete di Lugano, e i capi protestanti locarnesi, furono impiegati tutti i mezzi per destar odio contro gli ultimi, negli animi dei loro concittadini, e seminar zizzania fra essi e gli abitanti dei vicini distretti, e del governo di Milano. Beccaria il loro più zelante avvocato, quantunque rilasciato dalle carceri, si vide esposto a tali pericoli per la sua persona, che stimò prudente, anche consigliato dai suoi amici, di farsi esule volontario, e si ritirò a Chiavenna (419). Dopo di lui, la persona più temuta pel suo ingegno, o per la sua attività era Taddeo a Dunis. Il suo nome celebre come medico aveva risuonato abbastanza per le città adiacenti, onde fosse con premura cercato. Per meglio provvedere al comodo dei malati si recò ad un posto più centrale del Milanese. Non sì tosto si seppe, ch'egli non era più sotto la protezione della confederazione Svizzera, che l'antico suo antagonista, il prete di Lugano, lo rappresentò come capo degli eretici all'inquisitore di Milano, che spedì subito una banda di sgherri per intercettargli il cammino ed arrestarlo mentre faceva viaggio. Avvertito del pericolo, cercò salvezza ritirandosi in [271] tutta fretta, sulle montagne.


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Istoria del progresso e dell'estinzione della Riforma in Italia nel secolo sedicesimo
di Thomas MacCrie
Tipogr. Lavagnino Genova
1858 pagine 449

   





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