Gli eretici presi in Calabria ascendono a mille e seicento; tutti sono stati condannati; ma finora soli ottantotto sono stati messi a morte. Questa gente prende la sua origine dalla valle di Angrogna vicino alla Savoja, e in Calabria sono chiamati oltramontani. Vi sono nel Regno altri quattro paesi abitati da questi; ma non so che si conducano male, perchè sono semplici e idioti, interamente occupati nella vanga e nell'aratro; e sento dire che si mostrano sufficientemente religiosi in punto di morte"(439) Per evitare ogni dubbio, che potesse insorgere al lettore sulla verità di sì enormi massacri, è necessario che ne aggiunga il seguente ristretto ragguaglio, riportato da uno storico napoletano di quel secolo. Egli, dopo aver narrato qualche cosa sugli eretici Calabresi, dice: "Altri furono scannati, altri segati per mezzo, e altri gettati dalla sommità di un'alta rupe, tutti crudelmente, ma meritamente messi a morte. Era veramente una cosa maravigliosa il sentir parlare della loro ostinazione, poichè mentre il padre vedeva morire il figlio, e il figlio il padre, non solamente non davano il minimo indizio di dolore, ma con tutta l'ilarità d'un'anima tranquilla dicevano, che andavano a diventare angeli di [299] Dio; tanto li aveva sedotti il diavolo cui si erano dati in preda."(440)
Quando furono sazii i persecutori di sangue, non era difficile di disporre quei che restavano nelle prigioni. Gl'uomini furono mandati sulle galere di Spagna, le donne e i fanciulli venduti come schiavi; ad eccezione di pochi, che fecero la ritrattazione, tutta la colonia fu esterminata (441). "Molte volte e fin dalla mia infanzia sono stata perseguitata può dire la razza dei Valdesi, molte volte e fin dai primi momenti della mia vita sono stata perseguitata.
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