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      Gl'Inglesi in particolare erano soggetti a quei trattamenti(507). Nell'anno 1595 furono [343] bruciati vivi due individui uno di Silesia, e l'altro d'Inghilterra. Quest'ultimo per aver fatto ingiuria all'ostia, che si portava in processione, soffrì al palo il taglio della mano, e poi fu esposto alle fiamme. Il nobil uomo dalla lettera del quale è tratta questa storia aggiunge in un poscritto, che aveva inteso dire, che parecchi Inglesi erano a Roma dall'inquisizione arrestati (508). Un Inglese, il dottor Tommaso Reynolds avea dimorato qualche tempo a Napoli. Finalmente fu accusato di eresia al vescovo, che lo mandò a Roma insieme a tre signori Napolitani, accusati della stessa colpa. Nel disegno di forzarlo ad accusare gli amici [344] fu posto alla tortura, quella che gl'Italiani chiamano tratti di corda, e gli spagnuoli estrapado. In conseguenza di questo barbaro tormento, nel mese di novembre 1566 spirò nelle prigioni (509). Nonostante tutte queste sevizie, esistevano in queste contrade delle persone, che rimasero segretamente attaccate alla dottrina riformata anche nel secolo XVII: ed alcuni de' nostri stessi concittadini, che avevano lasciata la patria pel zelo del papismo, nella loro residenza in Italia si convertirono alla fede protestante (510).
     
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      CAPITOLO SESTOCHIESE ITALIANE ALL'ESTERO CON DELLE ILLUSTRAZIONI SULLA RIFORMA DEI GRIGIONI.
     
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      Un ragguaglio sopra quegli esuli, che abbandonarono l'Italia per l'attaccamento alla causa protestante, forma un ramo interessante del nostro assunto.


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Istoria del progresso e dell'estinzione della Riforma in Italia nel secolo sedicesimo
di Thomas MacCrie
Tipogr. Lavagnino Genova
1858 pagine 449

   





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