Ma nello scegliere quel soggiorno devono ancora esservi stati determinati dalla riflessione, che la lingua degli abitanti, nella parte meridionale dipendente dalla repubblica de' Grigioni, era italiana, e un linguaggio a questa molto affine si parlava quasi in tutta la repubblica. Gli affari degli emigrati italiani nei Grigioni sono così collegati col progresso della riforma in quella regione, che i primi non possono essere intesi senza qualche racconto del secondo. Sarò meno scrupoloso nello entrare in particolari su questo soggetto, perchè riguarda una parte della storia della Chiesa riformata, che comparativamente è da noi poco [347] conosciuta; poichè mentre i destini interessanti dei Valdesi, che si rifogiavano nel Vallese, e nel Piemonte, hanno attirata l'attenzione degli storici ecclesiastici sulle Alpi Cozie, e occidentali, le orientali, e le Rezie sono state per lo più trascurate.
Al sud est della Svizzera, nella più alta regione delle Alpi, dove quelle sublimi montagne coperte di eterno ghiaccio, e di nuvole, si aprono in anguste valli, intorno alle sorgenti del Reno, e dell'Inn, giace il paese degli antichi Tetici, e moderni Grigioni. Segregati dal resto del mondo, occupati in pascolar gli armenti sulle montagne, e a coltivare il grano, e la vigna entro le più fertili loro vallate, gli abitanti che vi andarono originalmente dall'Italia, aveano conservato la loro antica lingua, e la loro maniera con insensibile alterazione, fin da un tempo assai anteriore all'era cristiana.
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