Non ostante ciò, energicamente si opposero i rappresentanti di molti distretti, inclusivamente a quelli della città di Coira, che si ricusarono di apporre al decreto il loro sigillo. Il modo, con cui era espresso il decreto sembra indicare un concertato accordo e una temporanea misura. Imperocchè, mentre stabiliva, che fosse osservata la messa, la confessione auricolare insieme ad altri riti, aggiungeva che "insieme a questi dovesse esser predicato il Vangelo e la parola di Dio"; e nel dichiarare che i non conformisti dovessero essere soggetti a pene ad arbitrio, la dieta "si riserbava la libertà di cambiare le misure adottate [357] dopo essere meglio informata per mezzo di dispute, di concigli o in qualche altra maniera (525)." Il primo effetto di questa legge fu l'esilio di Gallitz il cui ingegno e successo, lo rendevano odioso ai partigiani del papismo. Molti de' suoi fratelli furono obbligati di allontanarsi per sottrarsi ai processi tentati a loro carico. Ma la città di Coira malgrado il vescovo, conservò Comander nel suo posto: quest'esempio fu seguito in altri luoghi; e quantunque i preti si sforzassero di far valere quello, che aveano guadagnato, si avvidero che lo spirito pubblico era troppo potente malgrado i loro sforzi, tuttochè sostenuti da misure legislative. Di ciò fu tenuto conto avanti la prima dieta nazionale da que' medesimi commissarj, che avevano assistito alla dieta di Ilantz; e dopo un consiglio fu esposto e convenuto così: "Tutte le persone di ambo i sessi, e di qualunque condizione, o rango, entro i territori della confederazione dei Grigioni, saranno in libertà di scegliere, abbracciare, e professare quella religione che vogliono, cioè cattolica romana, o evangelica; e niuno potrà pubblicamente, o privatamente offendere un'altro con rimproveri, o discorsi odiosi a causa di religione, sotto pene ad arbitrio.
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