A questo fu aggiunto il ristabilimento di un'antica legge.
Che i ministri di religione non insegnassero al popolo, che quello che si conteneva nelle Scritture del Vecchio e [358] Nuovo Testamento, e quello, che potevano provare con quelle; e che fosse ordinato ai curati di applicarsi assiduamente allo studio delle Scritture come la sola regola di fede, e costumi" (526).
Questo notevole statuto, che per quante infrazioni abbia sofferte, per quanti tentativi si sieno fatti per distruggerlo, è rimasto fino a questo giorno lo statuto della libertà religiosa dei Grigioni, fu con tutte le formalità sigillato, e solennemente confermato dal giuramento di tutti i deputati a Ilantz, il 26 giugno 1526, insieme ad una quantità di regolamenti di grande importanza. La facoltà di elegger giudici, e magistrati fu presa dal vescovo di Coira, e da altri ecclesiastici, e data al popolo nelle loro molte comunità. Se qualcuno in testamento aveva lasciato delle somme di denaro in favore di conventi, o di chiese, per celebrar messe anniversarie, o dire delle orazioni per l'anima del testatore, gli eredi erano dichiarati liberi di questi pesi, "perchè niun buon principio si può addurre atto a mostrare, che tali lascite apportino beneficio al morto." Fu eziandio decretato, che in avvenire non si potessero più ammettere nei monasteri nuovi individui, tanto maschj che femmine; che i frati già esistenti si astenessero dal questuare; che tornassero agli eredi legittimi [359] quei fondi, che loro sarebbero appartenuti di diritto, prelevata una data somma per la sussistenza de' frati medesimi vita durante, e in caso di mancanza di eredi, ogni lega ne avrebbe disposto, come meglio avesse creduto.
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