Alle parocchie fu data la facoltà di scegliere i loro rispettivi ministri(527); e fu rigorosamente proibito ogni appello dalle corti secolari alla giurisdizione del vescovo; furono soppresse le annate, con tutte le piccole decime, e le grandi furon ridotte al quinto(528).
Risulta pertanto, che dalle autorità dei Grigioni fu fatto molto più, che semplicemente riconoscere, e sanzionare la libertà religiosa. Fu introdotta una riforma nazionale, che ebbe per oggetto il bene dello stato, e degli individui tanto papisti, che protestanti. Il gran principio della riforma protestante fu diffatti riconosciuto dalla legislazione, che dichiarò, che le Sacre Scritture erano la sola norma della religione. Alcuni abusi del papismo, i più grossolani i quali ne producono degli altri, furono aboliti. Le libertà della Chiesa romana furono assicurate non solamente contro gli attacchi dei protestanti, ma anche contro le più pericolose [360] Usurpazioni, e domande del suo stesso clero, e di un prete straniero che pretendeva di dominar sopra entrambi. Non è possibile di leggere il docamento, che stiamo commentando, senza convincersi, che a quel tempo nei Grigioni v'erano degli uomini di stato di spirito illuminato, e di principi liberali. Gli storici di quel paese hanno per sentimento di riconoscenza conservato il nome degli individui, per opera dei quali fa esteso e per la influenza de' quali principalmente fu adottato dal supremo consiglio della repubblica. Due sopra tutti gli altri si distinsero: Giovanni Guller, il cui nome spesso s'incontra nella storia del suo paese, e Giovanni Travers, niuno de' quali allora si unì ai riformatori.
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