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      L'ultimo, che apparteneva ad una nobile e distinta famiglia di Zutz nell'Engadina superiore, ebbe la sua educazione a Monaco, e accrebbe la sua cultura, viaggiando in varie parti d'Europa, il suo ingegno e le sue istruzioni, ornate dalla più inattaccabile integrità, attrassero la confidenza de' suoi concittadini, che gli confidarono le prime cariche dello stato, e il maneggio de' loro più delicati affari. Godeva egualmente della riputazione di bravo soldato come di letterato, di politico come di teologo. Il primo libro composto in lingua de' Grigioni uscì dalla sua penna(529): era un poema sulla guerra contro il marchese di Mass, contro cui egli stesso avea comandato le truppe del suo paese. L'aver tardi rinunziato alla comunione della Chiesa [361] romana, fu utile alla causa della riforma, perchè i suoi colleghi nel senato, e i suoi concittadini in generale ebbero per questo particolare minor gelosia delle misure, che proponeva in favore della libertà religiosa. Dopo essersi unito alla Chiesa riformata, col massimo zelo ne promosse gl'interessi. Siccome il ministro protestante stabilito nella sua patria era un giovane, ed incontrava degli ostacoli per parte delle principali famiglie di quel luogo, Travers domandò, e prontamente ottenne dai ministri il permesso di agire con lui in qualità di aiuto. Tutto il paese fu preso da meraviglia in vedere un uomo di quella condizione, così famoso per i servizj resi nel senato, nel campo, nelle corti estere, montare sul pulpito. I cattolici romani tentarono di nascondere il risentimento, e il timore, che sentivano, con lo sparger la voce ch'era divenato pazzo, e che dava in stravaganze; ma le sue opere fecero presto smentire quelle asserzioni suggerite dall'invidia, e dalla frode (530). La pubblicazione dell'editto in favore della libertà [362] religiosa produsse rapida la propagazione delle nuove opinioni; la formazione però della chiesa fu più lenta; questo in parte derivò dal piano eseguito dai primi riformatori, che per usare della stessa loro espressione, "cercarono di rimovere gl'idoli prima dalla mente del popolo, e poi dalle chiese", e in parte dalla natura del governo democratico, che richiedeva il consenso unanime, o almeno generale di ciascuna comunità, prima di fare alcun cambiamento sul pubblico culto.


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Istoria del progresso e dell'estinzione della Riforma in Italia nel secolo sedicesimo
di Thomas MacCrie
Tipogr. Lavagnino Genova
1858 pagine 449

   





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