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      con degli uomini capaci di qualunque disperato tentativo, e non mancò di provvedere delle armi a gente pronta a ribellarsi contro le proprie legittime autorità, e spargere il sangue di pacifici concittadini(580).
      Non posso qui dare altro che un ragguaglio generale di quanto fu mai operato per turbare la pace de' Grigioni, ed espellere i rifugiati dal domicilio, che avevano ottenuto nella Valtellina. Gl'inquisitori si resero padroni dei beni appartenenti a que' cittadini, che negoziavano collo stato di Milano, e resero quasi sempre vane le istanze di quelli, che ne richiamavano la restituzione. I mercanti che si portavano in que' territori erano arrestati per qualche accusa d'eresia, detenuti nelle carceri, e costretti di ricomprar la libertà con forti somme di denaro, o condannati a pene diverse. Borromeo non ebbe timore di mettere in prigione il primo magistrato di Mayenfeld (581). Finalmente [400] fu messo in pratica un nuovo genere di violenza inaudito fra le nazioni civilizzate: bande d'uomini armati infestavano le strade tutte della Valtellina, arrestavano all'imprevista i protestanti, e li trasportavano in Italia. Francesco Cellario, ministro protestante di Morbegno, tornava, nel 1568, dal sinodo tenuto a Zutz, nell'alta Engadina; aveva appena lascialo Chiavenna, che alcuni sgherri, sulla riva del lago Lario, sortiti da un bosco gli si scagliarono addosso, e lo trascinarono dentro un battello ivi a bella posta preparato, e dopo averlo fatto passare per Como, e per Milano, lo consegnarono all'Inquisizione.


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Istoria del progresso e dell'estinzione della Riforma in Italia nel secolo sedicesimo
di Thomas MacCrie
Tipogr. Lavagnino Genova
1858 pagine 449

   





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