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      Ma i consigli della repubblica furono frastornati dalle dissensioni, e il suo braccio divenne inerte dalla corruzione. La lega Grigia, che era principalmente composta di cattolici romani, ricusò il suo consenso ad alcune misure di rigore. L'oro della Spagna aveva trovato il cammino, onde penetrare nelle altre leghe, e un'ambasciatore [404] protestante tornando da Milano, in vece di riportare il prigioniero di cui era andato a domandare la libertà, portò al petto una decorazione di un'ordine di cavalleria, conferitagli da un breve papale. La Francia, sul di cui appoggio contava il partito opposto alla Spagna, era caduta sotto il potere della casa di Guise, ch'era segretamente impegnata nella lega per l'estirpazione del protestantismo, e la notizia della strage del Saint-Barthélemy, mentre distruggeva le speranze concepute dal nord, dava un spaventoso indizio di una simile esplosione nel sud, lo che dovea subito agitare i Grigioni nel loro centro.
      Trascorso il tempo opportuno di applicare i rimedii, il male divenne inveterato, e tutti i tentativi per curarlo non servirono, che ad irritare, e ad esacerbare. Le autorità constituite, provocate da continue ingiurie, allarmate da ripetute cospirazioni e tradite senza poter scoprire i traditori, nè condannare, ricorsero a misure violenti. Furono stabilite delle corti di giustizia, composte principalmente di protestanti, per mezzo di cui furono inflitte delle gravi pene arbitrarie, e furono condannati degl'individui dietro semplici indizii, e puri sospetti.


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Istoria del progresso e dell'estinzione della Riforma in Italia nel secolo sedicesimo
di Thomas MacCrie
Tipogr. Lavagnino Genova
1858 pagine 449

   





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