Queste severità furono artificiosamente esagerate dalle relazioni degli agenti esteri, e fornirono nuovo incentivo al mal contento già esistente. La riunione di queste cause apportò la catastrofe del 1620, che niuno può ignorare, sol che conosca la storia generale dell'Europa, il generale [405] cioè, e barbaro massacro de' protestanti nella Valtellina, la rivolta di tutte le province meridionali della repubblica, e il temporaneo assoggettamento de' Grigioni, per opera delle armate combinate dell'Austria, e della Spagna. Alcuni scrittori, che professano di dare un giudizio imparziale (588), attribuiscono questi disastrosi avvenimenti in gran parte allo zelo impolitico con cui i Grigioni tentarono introdurre la Riforma, nella Valtellina. Non v'è questione, che se nei Grigioni non fosse stata ammessa la Riforma, la loro repubblica non sarebbe stata esposta a tutte quelle ostilità, che incontrò poi nelle potenze vicine. Ma dovevano per questo i popoli negarsi alla recezione della Riforma? ed avendola accordata alla capitale, potevano essere essi sicuri, proibendola agli stati soggetti? O sono essi da biasimarsi per avere incoraggiato coloro, che erano i migliori cittadini, sui quali contar potevano per una sicura fedeltà, ed unione? Se si considera imparzialmente questa materia, si trova, io credo, che la causa principale, e radicale degli sconvolgimenti è stata il ritenere le province meridionali in uno stato di vassallaggio, unitamente alle oppressioni, e al peculato per parte di coloro, che il governo avea prescelti a quelle amministrazioni; mali quasi inseparabili da un governo di colonie, e di province dipendenti, sia che appartengano [406] a repubbliche, o a monarchie.
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